Campagne di spionaggio e hacking: Russia e USA
Campagne di spionaggio e hacking: mentre Microsoft avvisa che il gruppo APT Nobelium – il collettivo hacker legato all’intelligence russa – ha colpito ancora, un report dell’FSB avvisa che hacker stranieri hanno compromesso le agenzie federali russe in una campagna di spionaggio digitale che i funzionari russi hanno descritto come senza precedenti per portata e raffinatezza.
Il Cyber attacco Nobellium
Nella scorsa settimana Microsoft ha osservato un’ondata di attacchi informatici verso 150 diverse organizzazioni – tra agenzie governative e organizzazioni non governative – che ha preso di mira circa 3.000 account di posta elettronica. La maggior quota di attacchi è stata diretta verso gli Stati Uniti ma il numero delle vittime si è eseto sino a 24 diversi paesi. Un quarto delle organizzazioni coinvolte sono coinvolte in attività di sviluppo internazionale, umanitarie e per i diritti umani.
Gli attacchi – secondo gli esperti di sicurezza – sembrano fare parte di una campagna di raccolta informazioni presso le agenzie governative coinvolte nella politica estera. Microsoft – che continua a monitorare la situazione ha avvisato gli utenti di aumentare l’attenzione sulle partiche di sicurezza informatica – compreso l’utilizzo dell’autenticazione a più fattori, dell’antivirus – avvisando di non cliccare collegamenti sospetti nelle e-mail, a meno che non sia possibile confermare l’affidabilità per ridurre al minimo il rischio di phishing. Le Formiche evidenziano come l’attacco si sia svolto in vista del bilaterale Biden-Putin.
Il collettivo di hacker legato all’intelligence russa e già identificato da Washington come autore del maxi attacco dell’anno scorso contro SolarWinds, ha colpito ancora: nel mirino, questa volta è finita la U.S. Agency for International Development, l’ente della diplomazia statunitense che si occupa di sviluppo internazionale.
Le Formiche
FSB: il report sulle campagne di spionaggio
MOSCA (Reuters) – Hacker stranieri hanno compromesso le agenzie federali russe in una campagna di spionaggio digitale nel 2020 che i funzionari russi hanno descritto come senza precedenti per la sua portata. Nel rapporto – pubblicato il 13 maggio – si può leggere un’analisi abbastanza dettagliata su una presenuta operazione di spionaggio informatico da hacker di stato e diretta alla stato russo. Nessuna menzione viene fatta su chi potrebbe essere stato.
Il rapporto menzionava anche che gli hacker avevano utilizzato le strutture di archiviazione cloud delle principali aziende tecnologiche russe, Yandex e Mail.ru, per aiutare a esfiltrare i dati. Mail.ru ha affermato che il suo servizio cloud non è stato compromesso né utilizzato per distribuire malware durante gli hack. Yandex ha rifiutato di commentare.
USNews
Reuters riporta anche che il rapporto che è sembrato – a detta di molti – diretto ad un’audience russa: il rapporto è infatti arrivato in un momento in cui il Cremlino è sempre più sotto esame da parte degli Usa e non solo per l’hack di SolarWinds (che Mosca nega di aver compiuto) ma anche per le accuse secondo cui la Russia ospita consapevolmente criminali informatici in cerca di riscatto.
“Se questo rapporto è stato uno sforzo di segnalazione del governo russo a un servizio di intelligence occidentale – come molti hanno affermato – allora è stato un segnale molto sottile”, ha detto Soesanto a Reuters mercoledì.
andrea biraghi, attacco infromatico usa, gruppo APT Nobelium, solar winds, spionaggio informatico