NSO Group (Pegasus) nella lista nera USA con altre due società
La società israeliana NSO Group del software Pegasus è finita nella lista nera Usa con le accuse di pirateria informatica.
Il Dipartimento del Commercio contro Nso: “È impegnata in attività contrarie alla sicurezza nazionale o agli interessi di politica estera degli Stati Uniti”
Il dipartimento del commercio degli Stati Uniti ha aggiunto mercoledì il gruppo israeliano NSO e Candiru alla sua lista nera commerciale, con le accuse di aver venduto spyware a governi stranieri che hanno utilizzato l’attrezzatura per prendere di mira funzionari governativi, giornalisti e altri.
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NSO Group è noto per la produzione di strumenti di hacking, utilizzati dai governi e dalle forze dell’ordine di tutto il mondo. Lo strumento più noto dell’azienda è “Pegasus”, uno spyware in grado di eseguire il jailbreak di un dispositivo come un iPhone, installare malware e consentire l’esportazione dei dati dell’utente.
Ma non sembrerebbe l’unica ad essere entrata in tale lista, come afferma Reuters: sono state elencate infatti anche Positive Technologies of Russia e Computer Security Initiative Consultancy PTE LTD Singapore.
Un ex funzionario degli Stati Uniti che ha familiarità con Positive Technologies, che ha parlato a condizione di anonimato, ha affermato che l’azienda ha contribuito a stabilire l’infrastruttura informatica utilizzata negli attacchi informatici russi alle organizzazioni statunitensi.
L’aggiunta delle società all’elenco, per impegnarsi in attività contrarie alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti o agli interessi di politica estera, significa che le esportazioni verso di esse dalle controparti statunitensi sono limitate. Ad esempio, rende molto più difficile per i ricercatori di sicurezza statunitensi vendere loro informazioni sulle vulnerabilità dei computer.
In una mossa che non ha precedenti, il portavoce del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti avvisa: “Non stiamo intraprendendo azioni contro paesi o governi in cui si trovano queste entità”, ma per la sicurezza impone che i fornitori dovranno richiedere una licenza prima di vendere i loro prodotti (che probabilmente verrà negata). In risposta il portavoce della NSO ha affermato che le tecnologie della società “supportano gli interessi e le politiche di sicurezza nazionale degli Stati Uniti prevenendo il terrorismo e la criminalità, e quindi cercheranno di invertire questa decisione.
E’ infatti la prima volta che un’amministrazione Usa prende di mira società cyber israeliane, che ricevono le loro licenze di esportazione dal Ministero della Difesa israeliano.